Il Sagrantino Montefalco 10 anni dopo: 2001-2011

Sabato 30 Aprile, nella splendida cornice della cantina Tabarrini si è tenuta la prima retrospettiva sul Sagrantino Montefalco a 10 anni di distanza dalla vendemmia 2001; alla presenza di molti produttori e giornalisti è stato possibile assaggiare e confrontarsi su 10 vini Montefalco Sagrantino dell’annata 2001. Obbiettivo della giornata è stato quello di fare il punto della situazione sulla capacità evolutiva di questo vitigno e se a distanza di dieci anni era possibile annoverare tale denominazione fra le zone vitivinicole italiane di maggior pregio.
Prima di passare alla degustazione dei vini presenti, il giornalista Antonio Boco ha introdotto l’annata 2001 aiutato dalle presentazioni del Professor Leonardo Valenti e dell’Enologo Emiliano Falsini.
L’andamento stagionale di inizio anno (fine gennaio/inizio marzo 2001),
caratterizzato da temperature miti, ha favorito, nei vigneti, l’ingrossamento precoce
delle gemme. A metà aprile un abbassamento brusco delle temperature ha provocato,
soprattutto nelle aree di fondo valle, il congelamento dei germogli riducendo il carico
di uva per ceppo di circa il 10-15%. I restanti mesi sono stati caratterizzati da
temperature e umidità nella media, senza provocare rilevanti problemi di malattie
crittogamiche. Le temperature di luglio ed agosto non hanno raggiunto valori elevati
e benché non ci siano state piogge, non c’è stata la conseguente disidratazione
dell’uva come era accaduto in alcuni casi per l’annata 2000, cosicche sono ottenute
delle gradazioni alcoliche potenziali, equilibrate senza eccessi di alcool. Le piogge di
settembre e l’abbassamento delle temperature hanno rallentato la maturazione
tecnologica dell’uva posticipando di alcuni giorni la vendemmia del Sangiovese.
Confrontando i dati dei campionamenti eseguiti rispetto allo stesso periodo dell’anno
2000, l’uva si presenta con acidità totale leggermente più alta (6,50/6,80 g/l) e pH più
basso (3,10/3,18). L’ottimo contenuto in composti polifenolici, tanto in antociani che
in polifenoli totali, e il buon livello di estraibilità degli stessi (sicuramente superiore
al 2000) hanno in linea generale, portato alla produzione di vini molto interessanti.
L’inizio della campagna aveva fatto temere che l’annata 2001 avrebbe presentato
alcuni problemi, fortunatamente invece non è stato così, visto che il successivo
andamento stagionale ha attenuato le perplessità sulle iniziali previsioni, fatta
eccezione per quelle zone in cui l’assenza di precipitazioni in luglio ed il caldo estivo
hanno leggermente rallentato i processi di accumulo e disidratato leggermente le uve,
tali condizioni però si sono verificate solo in sporadici vigneti coltivati in terreni
siccitosi e con portainnesti inadatti alla siccità estiva. Ad una soddisfacente qualità si
è contrapposto però un deciso ridimensionamento quantitativo, che è stato nell’ordine
del 10% rispetto all’annata 2000 dovuto in massima parte alla perdita di produzione
in seguito alla gelata primaverile che ha colpito buona parte dei vigneti Umbri.
Il periodo di raccolta, iniziato anticipatamente, si è normalizzato rientrando nella
media degli ultimi anni, principalmente a causa degli abbassamenti di temperatura e
delle leggere precipitazioni delle prime due settimane di settembre.
Le fasi iniziali della Primavera sono state contraddistinte da una certa piovosità e da
temperature leggermente superiori alle medie stagionali, che hanno favorito un lieve
anticipo nella data del germogliamento rispetto alla media. Il successivo andamento
climatico, caratterizzato da normali condizioni di temperatura e piovosità, ha di fatto
determinato una ottima fioritura e conseguente relativa allegagione. La piovosità che
ha caratterizzato la prima parte del periodo estivo, ha permesso il mantenimento di un
buon equilibrio vegetativo delle piante anche nel mese di Agosto; nonostante le alte
temperature giornaliere, infatti, le notti sono state molto fresche e si è potuta
constatare una completa invaiatura di tutte le varietà ed in particolare nel Sagrantino.
Di conseguenza anche l’andamento dei processi di maturazione delle uve sono
proseguiti in maniera ottimale senza arresti, garantendo un presupposto per una
eccellente vendemmia. La vendemmia 2001 si è conferma molto precoce e nel complesso ottima per la qualità delle uve rosse, in particolare a fine Agosto- inizio Settembre si sono avuti eventi piovosi che hanno ha provocato un sensibile abbassamento delle temperature
notturne minime (8-10° C) e quindi una forte escursione termica tra il giorno e la
notte (15-17° C). Questo fenomeno ha favorito una migliore maturazione dei
polifenoli, elemento chiave che ha garantito, nel Sagrantino, tannini fitti ma vellutati,
complessità, ricchezza e longevità al vino prodotto.
L’annata 2001 è stata giudicata del Consorzio Montefalco con 4 stelle, giudizio quindi molto positivo sulle reali qualità generali dell’annata.
L’evento ha visto la presenza di circa 30 persone di cui alcuni giornalisti del settore quali:
Antonio Boco-Gambero Rosso/Winenews; Paolo De Cristoforo- Gambero Rosso; Giuseppe Carrus-Gambero Rosso; Franco Pallino-Gambero Rosso/Winenews; Fabio Pracchia-SlowFood; Guido Ricciarelli-Vini Buoni D’Italia; Giampaolo Gravina-Espresso; Aldo Fiordelli-Vini Buoni D’Italia; Sandro Camilli-Ais Bibenda; Antonella Biancalana-Blogger; Jacopo Cossiter-Enoiche Illusioni; inoltre erano presenti produttori e tecnici quali: Attilio Pagli – Enologo Caprai; Marco Caprai; Leonardo Valenti-Agronomo Caprai; Moretti Omero Az.Agr.Moretti Omero; Guido Guardigli Az.Perticaia; Sabino Loffredo Az.Pietracupa ( special Guest!!); Az.Adanti; Filippo Antonelli Az.Antonelli; Amilcare Pampuffetti Az. Scacciadiavoli;
Questi i vini degustati con le mie personali impressioni:
1) Sagrantino Montefalco 2001 Scacciadiavoli: colore rosso intenso con note ancora molto vive, profumi ematici, speziati con cenni animali, al naso si presenta ancora un pò contratto; bocca ancora molto viva, fresca, ottima freschezza gusto-olfattiva; giudizio personale 89/100
2) Sagrantino Montefalco 2001 Adanti: colore rosso rubino con unghia leggermente aranciata, ottima complessità. con frutta molto matura ma di grande eleganza e pulizia olfattiva, bocca con tannino presente, finale leggermente seccante ma di grande tipicità e di ottima prospettiva; giudizio personale 92/100
3) Sagrantino Montefalco 2001 DiFilippo: colore leggermente scarico, con cenni aranciati evidenti, naso su note floreali, fresco, bocca di buona pulizia, elegante, tannino levigato; giudizio personale 89/100
4) Sagrantino Montefalco 2001 Antonelli: colore rosso rubino, naso fresco, elegante su note di frutta fresca, bel quadro aromatico tipico, bocca giocata molto sull’eleganza con tannino presente ma non eccessivo; giudizio personale 93/100
5) Sagrantino Montefalco 2001 Moretti Omero: colore molto compatto con cenni aranciati; naso un pò aperto, con note di confettura evidenti, bocca ricca ma con tannino seccante e verde; giudizio personale 87/100
6) Sagrantino Montefalco 2001 Perticaia: colore rosso rubino intenso con riflessi leggermente aranciati, profumi complessi con legno dolce e di macchia mediterranea, alloro e cioccolato, il legno è molto integrato, bocca potente, grassa con tannino presente ma molto setoso e dolce; giudizio personale 95/100
7) Sagrantino Montefalco Colle Allodole 2001 Milziade Antano: colore con evidenti riflessi aranciati, naso dolce di frutta composta, leggermente aperto al naso, in bocca si presenta potente, succolenta con tannino leggermente asciugante; giudizio personale 88/100
8) Sagrantino Montefalco 2001 Colpetrone: colore fitto ancora quasi impenetrabile, naso molto maturo di marmellata con cenni dolci di rovere, bocca opulenta con tannino dal finale leggermente seccante; giudizio personale 88/100
9) Sagrantino Montefalco Colle Grimaldesco 2001 Giampaolo Tabarrini: colore rosso rubino con leggera unghia aranciata, naso complesso, pulito con grande eleganza e finezza, la bocca è ancora viva, fresca con tannino setoso e allo stesso tempo grasso e dolce, bellissima persistenza gustativa; giudizio personale 95/100
10) Sagrantino Montefalco 25 Anni Caprai: colore ancora vivo, naso ampio, etereo, di grande pulizia, note di rovere ben integrate al vino, bocca di grande potenza con tannini fitti e ancora giovanissimo, di grande prospettiva. Giudizio personale 95/100

La sensazione finale al termine della degustazione, che speriamo possa essere il punto zero per poter nel corso degli anni costruire un confronto sereno e importante per tutta la zona, è che il Sagrantino Montefalco può senza dubbi essere annoverato fra i grandi vini italiani da invecchiamento e che, anche grazie al continuo apporto in vigna e cantina, nei prossimi anni saremo ancora più in grado di produrre grandi vini con notevoli capacità di invecchiamento e di rappresentare in maniera assolutamente diversa il vino italiano nel contesto mondiale.
Proprio la diversità stilistica e di interpretazione è una delle chiavi di lettura per questo territorio che, deve trovare in questo vitigno unico, dalle caratteristiche inimitabili, il suo assoluto punto di forza e soprattutto deve, unendo le forze dei principali attori, comunicarne la grande capacità evolutiva e l’assoluta unicità nel panorama enologica mondiale.
Un ringraziamento particolare và a Giampaolo Tabarrini per la splendida organizzazione, per aver messo a disposizione la struttura e per aver appoggiato fin da subito l’idea di una retrospettiva sul Sagrantino.