Mese: novembre 2010

vini del cuore

Gianfranco Soldera -Brunello di Montalcino Riserva 2001

Il Brunello di Montalcino Riserva Case Basse di Gianfranco Soldera è un inno al Sangiovese e alla Toscana più intima, dotato di una profondità incredibile, prima di tutto ma anche di una sapidità tipica di un vero cavallo di razza. E’ un Brunello dai grandi toni balsamici con una freschezza quasi commuovente, uno di quei vini che hai il piacere di degustarli 1-10-100 volte e poi trovi un piacere infinito a berli, il 2001 è dotato di una architettura straordinariamente complessa, ma che alla fine chiudono precise e puntuali per ricondurti all’essenza del vino.
Il 2001 è assaggio teso, in cui emerge la mineralità e le note balsamiche, convincente sotto ogni punto di vista anche se l’idea è che possa ancora crescere in espressività. Ed è tutto dire parlando di un 2001 assaggiato nel 2010.
Lo spettro olfattivo spazia dalla frutta fresca, alla cannella, ai fiori di campo fino alle note ferrose per poi catturare l’olfatto con una inebriante nota di cipria e di viola tipiche dei grandi Brunelli.
E’ un vino che non ti stanchi di esplorare in cui la balsamicità viene fuori ogni volta diversa, è un Brunello con toni erbacei, minerali, tipicissimi.
E’ un vino che non vuole stupire ma che stupisce per la sua energia, un filo apparentemente sottile che ti appaga ogni angolo della memoria degustativa, un vino che per me rappresenta una pietra miliare ed un punto di riferimento nel firmamento enologico italiano. E poi anche evoluti, note terziarie che fanno capolino in modo gentile. E poi in bocca è un vino che non puoi amare sia gustativamente che emotivamente, la trama tannica finissima e succolenta è sorretta da una freschezza che lo rende ancora incredibilmente giovane e di una scorrevolezza unica, ogni assaggio è un tuffo nel territorio e in quel pezzo di Montalcino che riconcilia gli amanti del vino con il Sangiovese.
Semplicemente Buonissimo

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Tenuta Ornellaia – Ornellaia 2001

Siamo di fronte ad un vino culto dell’enologia italiana e mondiale, nonostante la recente storia dell’azienda questo è uno dei grandi vini da non perdere per chi ama il nettare di bacco.
Frutto di un classico blend bordolese, ma dal carattere prettamente Bolgherese, Ornellaia 2001 si presenta con un colore rosso rubino intenso, il naso è un naso caleidoscopico, alle note mentolate si sommano sentori intensi di cioccolata, liquirizia, pepe nero e frutta matura che rendono il profilo aromatico bellissimo; lasciando il vino nel bicchiere per alcuni istanti vengono fuori in un secondo momento note di grafite, tartufo nero e zucchero filato che catturano la degustazione e rendono necessari alcuni minuti per godere di questo bellissimo quadro aromatico.
Al gusto è un vino che appaga la degustazione in maniera completa, è un vino ricchissimo di polpa, grasso con un carattere di sapidità e un tannino dolce-setoso splendido.
Ornellaia 2001 ancora una volta certifica la grande vocazione del territorio bolgherese per i vitigni quali Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot, sicuramente uno degli areali più vocati e capaci di caratterizzare al massimo l’espressione di questi vitigni nobili, non avevo dubbi sulla assoluta grandezza di questo vino che entra di diritto nel gotha dei grandi vini mondiali.

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Catena Zapata – Malbec Vineyard Zapata 2006

Per molti il “Nuovo Mondo” rappresenta solo vini omologati e senza grandi punte di eccellenza, credo che questa sia una forma di mancanza grave di molti operatori del settore enologico, pensare che solo in Francia e Italia si producono grandi vini è quanto di più falso e forviante ci possa essere, sarebbe sufficiente viaggiare in Sud America, California o Australia per capire che tutto ciò è falso e frutto di una immagine distorta del nostro settore.
Assaggiare il Malbec 2006 Vineyard Zapata sicuramente farebbe ricredere molti scettici e molti critici a mio avviso, rivedrebbero i loro giudizi sui vini argentini.
Il Malbec 2006 Catena Zapata ad un colore violaceo quasi impenetrabile, al naso si apre uno spettro aromatico intensissimo e di grande complessità, ribes, mora e caffè sono nettissimi con sentori di tabacco e chiodi di garofano a corollario di questo bellissimo bouquet. La bocca è succolenta, grassa, con una dolcezza di tannino splendida, è un vino lunghissimo che lascia la bocca fruttata e tipicamente dolce da Malbec; un grande classico argentino capace di competere con i grandi vini del Mondo enologico moderno, ancora una volta una grande bottiglia da Mendoza, terroir dove il Malbec è ormai protagonista indiscusso e dove in futuro avremo il piacere di assaggiare ancora grandi rossi.

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San Giusto a Rentennano – La Ricolma Merlot IGT Toscana 2000

Premetto che non sono un fanatico del vitigno ma questo è uno di quei vini che mi ha sorpreso e mi ha colpito per la capacità di emozionarmi e di farmi ravvedere su certi giudizi a volte preconcetti.
La Ricolma 2000 è senza mezzi termini un grande vino che esprime in forma moderna il territorio chiantigiano, è lo spettro aromatico che rende questo vino incredibile, ci sono note di caffè fortissime e sentori di tartufo e spezie orientali che colpiscono per la loro bellezza e eleganza, in bocca il tannino è levigato e setoso, qualità che rendono il vino incredibilmente decifrabile, la leggera vena acida del finale rinfresca la bocca e accompagnano la beva fino alla fine lasciando una bocca stupenda e pulita. Un grande esempio di Merlot Toscano in cui il terroir di Gaiole in Chianti consente di avere un vino con uno stile unico e di una eleganza non comune.
Complimenti!!

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Paolo Fiorani-Poggiopaoli

“Abbiamo conosciuto l’enologo Emiliano Falsini dal 2003 in quanto già operante in zona in un’azienda di un vicino di cui apprezzavamo il vino da lui prodotto nel corso degli anni.
E’ apparso naturale quindi, una volta che la vigna è entrata in produzione, di rivolgersi al Dr. Falsini chiedendogli di curare i nostri futuri vini.
Da allora abbiamo collaborato ininterrottamente ed ovviamente abbiamo potuto comprendere la filosofia alla base del suo operato, anche se con tecniche attuali,con il minimo intervento possibile da parte dell’enologo evitando sia lieviti artificiali sia astenendosi da azioni ,anche se consentite, che in qualche modo potessero modificare la struttura del vino ed in ultima analisi la sua genuinità, immagine del territorio.
I nostri prodotti ,principalmente il Morellino di Scansano,attraverso la loro qualità anche con l’ausilio della partecipazione a numerosi concorsi ricevendo riconoscimenti sono alla base della rapida loro diffusione nei vari mercati nazionali ed esteri.
Il dr. Falsini collabora anche con altre case produttrici di Morellino di Scansano ma riuscendo a differenziarne i prodotti nettamente l’una dalle altre grazie ad una corretta interpretazione del territorio, permette a chi assaggia in nostro vino di bere assolutamente un Morellino della zona di Pomonte”.