Valorizzazione delle differenze

Il mio obiettivo è migliorare costantemente i vini guidando i produttori attraverso un percorso di crescita, sperimentazione e ricerca della qualità assoluta che li possa portare al massimo risultato.

Per identificarsi con qualcosa di diverso e buono ed esaltare le differenze occorre spesso liberarsi da schemi e preconcetti ed avere anche l’ambizione di creare qualcosa di assolutamente unico. Per questo motivo non esito a utilizzare metodi imparati in altre regioni o concetti propri di alcune zone che poi si rivelano vincenti anche in realtà diverse, e lavorare utilizzando specifiche metodologie in funzione del vitigno e del singolo Cru. La mia enologia è spesso molto intuitiva e volta sempre a salvaguardare le differenze che esistono e che devono essere esaltate attraverso un lavoro di selezione. Prediligo un sistema di parcellizzazione aziendale, in cui il primo passaggio è la mappatura dei vigneti, la loro scoperta e la comprensione dei quali possono essere le caratteristiche e le identità proprie di quel singolo appezzamento.

Il lavoro enologico, spesso, è come il montaggio di un puzzle in cui ogni singola tessera rappresenta una componente che deve essere salvaguardata e attentamente valorizzata per avere la giusta rappresentazione del vino che vogliamo produrre.