Mese: febbraio 2012

vini del cuore

1998 Kalin Cellars Livermore Valley Sémillon

91 points from Robert Parker: “At age 12, the 1998 Semillon Livermore (a blend of 75% Semillon and 25% Sauvignon Blanc) exhibits waxy honeysuckle, Chartreuse liqueur and a slightly herbal component in its medium to full-bodied, concentrated personality. Impressive in a singular style, I suspect it is a “love it or leave it” wine (as most Semillons tend to be), but this white wine remains remarkably youthful at age 12.” (Feb. 2011) The grape source is the Wente Estate Vineyard located near Livermore. The vines were planted in the 1880s from the original Chateau d’Yquem cuttings brought to this region by Charles Wetmore. The potential of the Semillon grape to produce superior dry white wine has not been realized in California due to the proclivity of this variety to overproduce when grown on all but the poorest soil types. The combination of ninety year old vines, and the perfect soil and climate for this variety, insures a wine of substantial depth, complexity and style. Whoa. Success!

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Giovanni Chiappini e Moris Farm ad alto livello su Wine Enthusiast

En plein per l’azienda bolgherese seguita da Emiliano. Si parte con un 94 punti per il Guado de’ Gemoli 2008, il Bolgheri Superiore; passando per i 90 punti del Felciaino, Bolgheri. A pari punteggio anche il Ferruggini, sempre Bolgheri. 92 punti invece per il Llienà, Cabernet sauvignon e 91 per il Llienà Cabernet Franc.
Buona prova anche per Avvoltore 2007, dell’azienda Moris Farm che si aggiudica 91 punti. Un bel risultato per Chiappini e per Moris anche grazie alla competenza della giornalista Monica Larner che ha seguito le degustazioni.

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Lusinghiera citazione per Tabarrini su Decanter

Lusinghiera citazione per Giampaolo Tabarrini (la cui azienda si avvale della consulenza di Emiliano Falsini) nello speciale sull’Italia allegato al numero di febbraio della prestigiosa rivista inglese Decanter. Nell’articolo “Homage to Umbria” la MW (Master of Wine) Jane Hunt definisce Tabarrini “[…] one of Umbria’s most interesting winemakers” (e qui il lavoro del nostro Emiliano ha certamente la sua importanza!). Continua la Hunt (la libera traduzione è nostra): “Questo energico produttore sta facendo Sagrantino da singolo vigneto con reale espressione di terroir, e un altrettanto buono Montefalco Rosso […]. Il suo talento si estende ulteriormente alla più impressionante varietà bianca della regione, il Trebbiano Spoletino, con il suo magnificamente ricco e complesso “Adarmando”. […] molta ricerca è stata spesa nel salvare e sviluppare questa uva storica ma poco conosciuta.” Per buona misura, il Montefalco Sagrantino “Colle alle Macchie” 2004 è valutato ben 19/20. Uno splendido riconoscimento per il lavoro di Tabarrini ma anche di Emiliano.

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Punteggi di livello per i vini di Emiliano Falsini su Enogea

Punteggi di livello per i vini di Emiliano Falsini su Enogea

Il numero di Dicembre 2011/Gennaio 2012 di Enogea, la rivista diretta da Alessandro Masnaghetti, contiene come di consueto i reports degli assaggi effettuati in riferimento a numerose primarie denominazioni italiane. Le aziende che si avvalgono della consulenza di Emiliano Falsino hanno conseguito punteggi di assoluto rilievo, a conferma di una rilevante costanza qualitativa su tutte le etichette. Queste le valutazioni:
Montemercurio (Montepulciano): Rosso di Montepulciano 2007 85 punti (“[…] buon spirito sangiovese”; Vino Nobile di Montepulciano Damo 2007 87+ punti (“[…] reattivo ed efficace, e l’impressione è che possa risultare così anche in futuro. Estrazione misurata.”; Vino Nobile di Montepulciano Messaggero 2007 87 punti (“Ha un carattere molto discreto che esce un po’ dallo schema Montepulciano, tannini levigati e una bella gamma di spezie. Più lo segui e più ti viene voglia di ascoltarlo. […]”.
Giampaolo Tabarrini (Montefalco): Montefalco Rosso 2008 88 punti (il punteggio più alto per la denominazione: “Più che un Rosso sembra un Sagrantino, ma un Sagrantino di quelli bene arrotondati, magari un po’ cupo in prima battuta, ma poi espansivo e di misurata terrosità. Si fa voler bene […]”; Montefalco Sagrantino Colle Grimaldesco 2007 88 punti (anche qui solo due Montefalco Sagrantino hanno conseguito un punteggio superiore: “Naso e colore così fitti da rasentare la saturazione […]. Tiene all’aria […]. Può svilupparsi.”); Montefalco Sagrantino Campo alla Serqua 2007 87+ punti (“Esuberante eppure ben scandito, con una bocca che dal colore e dal naso (amaroneggiante) ti aspetteresti più potente e massiccia (quasi come il Colle Grimaldesco), e che invece fila via precisa e con il giusto contrasto tannico. […]”); Montefalco Sagrantino Colle alle Macchie 2005 87+ punti (“Dolce, caffeoso e vagamente ferriniano, senza essere stucchevole. Peso comunque non indifferente […].”).

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Al lavoro nella neve

Eccomi al lavoro con Claudio Fenocchio, Sole e tanta neve, ma siamo comunque al pezzo…